Abbiamo scelto l’allenamento della Boxe come attività fisica per migliorare la qualità di vita dei pazienti con Parkinson.
La scienza ha dimostrato recentemente che fare attività motoria è fondamentale per migliorare i sintomi.
Ma è necessario che questa attività sia possibilmente intensa.
L’allenamento dei pugili è certamente una attività intensa e che può essere comunque regolata a seconda delle condizioni di ogni singolo paziente.
Studi clinici confermano questo beneficio. Si devono fare almeno due sedute settimanali e per un periodo il più lungo possibile.
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Il Metodo della Boxe, sviluppato dal Dr. Maurizio Bertoni, e dalla sua equipe, rappresenta un approccio innovativo nella gestione del Parkinson. Questa metodologia sfrutta i principi del pugilato, opportunamente adattati alle esigenze dei pazienti, per contrastare l’avanzamento della malattia.
Il metodo terapeutico utilizzato si basa su esercizi specifici di boxe abbinati ad un allenamento cognitivo e visio-motorio. E’ ormai noto, infatti, che l’integrazione di queste tipologie di allenamenti offra maggiori benefici rispetto allo svolgimento di esercizi solamente motori. Le sessioni di allenamento includono esercizi di coordinazione, equilibrio e forza, stimolando simultaneamente abilità come il tempo di reazione, la memoria e la coordinazione oculo-manuale. Questo grazie all’utilizzo di strumentazioni tecnologiche innovative come il visore per la realtà virtuale. Tutto ciò aiuta a rallentare il decorso della malattia, favorendo fenomeni neuroplastici ed il mantenimento delle funzioni motorie e cognitive.
La nostra missione è rendere questo metodo accessibile a sempre più persone affette da Parkinson. Grazie all’impegno dei nostri istruttori specializzati e al supporto della comunità scientifica, continuiamo a raccogliere evidenze sull’efficacia di questo approccio innovativo.
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